Nell’ambito di vari progetti di ricerca e di azione, PONTES ha partecipato all’esplorazione di tematiche legate alla cittadinanza sia nei paesi di confermata democrazia sia nei paesi in fase di transizione democratica o in via di democratizzazione. Il nostro lavoro si colloca all’interno di pensieri, dibattiti e teorie che cristallizzano le principali tensioni delle società post-moderne: inclusione e riconoscimento dell’alterità / movimenti di chiusura, ripiego identitario e rifiuto del diverso.
Il tema della formazione del cittadino è al centro delle attività legate al tema della cittadinanza globale e dell’intercultura, che PONTES promuove come oggetto di indagini, discussioni e attività sul campo, in Italia e in Europa. L’approccio educativo e il pensiero pedagogico ne è parte integrante. Nella nostra dimensione transnazionale, la partecipazione della DIASPORA (della quale facciamo anche parte) e la formazione alla cittadinanza sembrano superare i confini delle appartenenze nazionali per abbracciare una realtà sempre più “globale”.
PONTES, inoltre, ha lavorato negli ultimi anni su entrambe le sponde del Mediterraneo, sviluppando campagne di advocacy e di informazione su questioni legate alla migrazione, utilizzando sia i media mainstream, TV e radio nazionali italiane, sia campagne online sui social media, integrando la gestione della community di Facebook e la produzione di contenuti su Youtube. Tra i suoi obiettivi strategici, PONTES mira a contribuire allo sviluppo di una visione reale del fenomeno della migrazione tunisina in Italia e in Europa, affrontando apertamente gli stereotipi legati alla migrazione e alla diversità culturali.
Nel 2008, Anno europeo del dialogo interculturale, PONTES è stato uno dei promotori dell’istituzione di un tavolo di lavoro permanente sulle donne immigrate, sostenuto dal Dipartimento per le Politiche di Genere della Provincia di Milano. L’esperienza dell’associazione con operatori dei servizi territoriali e donne immigrate ha evidenziato la necessità di trovare un luogo in cui discutere gli elementi essenziali delle questioni relative alle donne immigrate. Questa collaborazione ha permesso la creazione di una rete, attiva tuttoggi, di donne italiane, associazioni di immigrati e istituzioni di Milano e dell’hinterland. Negli ultimi anni questa rete ha lavorato al miglioramento dell’accesso delle donne immigrate ai servizi pubblici dedicati principalmente alla salute e alla lotta alla violenza contro le donne.
PONTES Ricerche e Interventi opera nell’ambito di studi e formazione a carattere interculturale, finalizzati alla promozione di una cultura di dialogo e scambio. Raggruppando vari profili accademici di diversi settori disciplinari (psicologia, antropologia, linguistica, pedagogia, storia, studi sulle migrazioni, studi sulla diversità, studi di genere e urbanistica), l’équipe di PONTES si impegna a sviluppare una riflessione interdisciplinare sulla complessità della società contemporanea a favore dell’educazione alla diversità e alla cittadinanza attiva.
La proposta formativa
Di fronte a una presenza strutturale e duratura di alunni con un retroterra migratorio nelle scuole toscane, il proposito della presente proposta è di sviluppare un’azione formativa e informativa con la finalità di promuovere un dialogo dialettico e al contempo dialogico, aperto all’incontro con la diversità e con le culture altre. Oltre ai contenuti teorici e agli aggiornamenti sulla realtà della migrazione in Toscana e in Italia, il percorso ivi proposto si prefigge l’obiettivo di allestire uno spazio di riflessione e di scambio con gli insegnanti degli istituti coinvolti. È, inoltre, un’occasione di accogliere le criticità percepite dagli insegnanti, onde prevenire i rischi della stigmatizzazione e dei pregiudizi nei confronti degli alunni stranieri e delle loro famiglie, nonché di rafforzare un approccio inclusivo alla diversità.
In questa ottica, PONTES propone un percorso di 20 ore, rivolto agli insegnanti e articolato in 5 moduli formativi tematici di 4 ore ciascuno.
Ogni modulo prevede 2 ore di docenza frontale e 2 ore di attività di gruppo (studio di caso) e di dibattito. Ogni modulo sarà sviluppato in co-docenza (due docenti a modulo). Numero massimo per modulo: 20-25 partecipanti.